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lunedì 14 aprile 2014

Coercizione passiva in itinere

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Ho avuto bisogno di molto tempo per maturare la decisione di essere agnostico.
d'altronde non avevo fretta,nessuno mi correva dietro,
a 18 anni ero già poco praticante,
a 25 non praticavo proprio.
Sono stato battezzato,ho fatto la comunione,la cresima...la professione di fede no,non era il caso!
nella fattispecie sono obbligati e far parte di un associazione religiosa per tutta la vita. L’imposizione del rito chiamato sacramento tradisce il carattere di una dottrina che considera le persone come oggetti, il cui destino è deciso a loro insaputa da una organizzazione religiosa. Infatti, il battesimo impone al battezzato un sigillo indelebile, facendolo diventare a tutti gli effetti un iscritto e membro a sua insaputa e volontà e assoggettandolo alla suoi regolamenti e alla sua autorità. Come si evince nel canone 96 del Codice Cattolico di diritto canonico: «mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i diritti che ai cristiani, tenuta presente la loro condizione, sono propri». 
Questa cosa mi lascia basito!
davvero!!
Non mi risulta che il Codice Cattolico di diritto canonico sia parte dell'ordinamento dello Stato!
Sono agnostico,e,incredibile,sono ancora libero!
Cioè,pensate!
La Chiesa Cattolica è padrona della mia volontà in quanto battezzato!!
Siamo sicuri che per le mattane di una pseudo-atea anticlericale vogliamo che passi questo principio?
Non vorrei che la Chiesa Cattolica una volta riconosciuta una sua presunta responsabilità possa chiedere di poter far valere il suo diritto canonico come parte dell'ordinamento dello Stato anche nel caso uno si scopra non credente.

"NO,caro,sei stato battezzato e adesso sei giuridicamente nostro....CAPITO!!"

BHA!!!

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