Informazioni personali

Lettori fissi

giovedì 7 novembre 2013

Ciao... sono Simone... ho 21 anni... mi hanno sempre preso in giro: la vita è difficile

Ciao... sono Simone... ho 21 anni... mi hanno sempre preso in giro: la vita è difficile


Eh,sì,Simone la vita è difficile:se sei alto,se sei basso,se sei della religione sbagliata o con convinzioni politiche diverse,
è difficile:quando sei troppo grasso o troppo magro,quando sei timido,quando sei ingenuo...è difficile,e non solo quando sei gay o quando sei donna e i giornali si interessano smodatamente a te che sei l'argomento del momento.
é difficile,ma non si scappa, non si rinuncia ad una vita pensando che gli omofobi ti avranno sulla coscienza,l'omofobo se ne frega,semmai considererà la cosa lo stadio finale di quella che lui considera una malattia,perchè dovrebbe sentirsi questo peso sulla coscienza?
Ti parlavano alle spalle?e allora? se le cose  le dicono alle spalle sono loro che si devono vergognare,si vede sono sporchi ed hanno qualcosa da nascondere,a 21 anni non si rinuncia così,qualunque cosa ci dicano,sussurrino,ci facciano intendere,non ci si arrende.


Questo è ciò che volevo dire a Simone

Per gli opliti del bene,i fondatori,manutentori,sproloquitari del gay center ed affini,agli operatori della Gay Help Line....

I reati d'opinione sono una iattura in democrazia,non servono a prevenire un bel nulla,e sono podromici di persecuzioni e vessazioni.
Le opinioni si contrastano,non si vietano,tant'è che Simone interpretava queste opinioni che non gli venivano riferite,come le persegui?
Perdersi dietro a formule magiche non salverà questi ragazzi,com'è che nessuno della Help Line si sia reso conto che Simone necessitava di un aiuto professionale,che trasformava in reale ogni sguardo non  conforme,
-uno sguardo serio?ecco.sa che sono gay e disapprova-
un sorriso?mi deride.
viveva ormai immerso in un mare di sensazioni negative che esacerbava la pur presente discriminazione rendendo di fatto soffocante vivere,un ragazzo gay non è un panda che si rinchiude in una situazione ideale per evitarne l'estinzione,ma un uomo a cui bisogna insegnare l'accettazione di se stesso e la necessita di lottare per il proprio io,le proprie opinioni,le proprie inclinazioni ....e quelle degli altri.
Si indaga per istigazione al suicidio,ma come si potrà dimostrare che c'è stata un istigazione senza un caso di discriminazione reale,se uno non offriva la sua amicizia si poteva obbligarlo?se non gli andava di sorridergli si poteva obbligare?e come dimostri che il sorriso non fosse presente per lui e non perchè a casa era morto il gatto?"Avvertire la discriminazione" è una sensazione come la misuri?quanto puoi imputare a fatti reali e quanto a valutazioni soggettive?
Il reato di omofobia non salverà i Simone,ma vi solleva di sicuro dalle vostre responsabilità.

Nessun commento:

Posta un commento