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giovedì 24 ottobre 2013

Dr Jekyll and Mr Hyde-il doppio volto delle istituzioni

La notizia ,che ho appreso già con annessa morale,dopo il caso della bimba bionda in Grecia che non è figlia dei presunti genitori rom presso cui è stata trovata,il caso apparentemente simile in Irlanda,dove però c'è imbarazzo nelle istituzioni,perchè l'analisi del DNA ha dimostrato che quei rom sono effettivamente i genitori.
Ne parlo perchè al di là dell'arguta retorica anti-razzista sotto la cui lente Andrea Zanardo ha posto il caso,c'è qui spazio anche per una lettura critica sulle istituzioni,sul modo in cui agiscono,sulla maniera in cui un provvedimento Dr.Jekiyll possa risultare alla fine un mostruoso moloch buracratico Mr. Hyde.

Nella notizia originale sul Guardian vi è specificato che la legge consente misure straordinarie se è in pericolo la sicurezza del minore,in determinati casi agire con tempestività è di primaria importanza per evitare che si vanifichi l'intervento o che se ne aumentino i risvolti negativi,quindi la legge di per sè ha un senso,non è campata per aria,quello che bisogna capire è se la polizia sia intervenuta con cognizione di causa o con il più famoso criterio alla cazzum.

I genitori hanno dichiarato che la bambina è nata a Dublino nel 2006,non in Bangladesh,si suppone che trattandosi di Irlanda si potesse trovare riscontro documentale,oltretutto non vivevano in un campo malmesso prospiciente la discarica a cielo aperto subito alle spalle dell'ennesimo quartiere popolare di Rio de Janeiro,ma in un quartiere residenziale periferico con villette a schiera giardini privati strade ordinate,opterei per un esempio di integrazione,giusto quanto avrebbe suggerito un approccio soft  al problema invece di un attacco lancia in resta contro i mostri della tratta dei bambini,insomma il tatto necessario che avrebbe evitato che un controllo dovuto si trasformasse in una violenza infame.

Le cronache sono piene di istituzioni che sull'onda emotiva di eventi straordinari straripano avvolgendo in gironi danteschi tutti gli sventurati  che si trovano ad agire sul loro percorso all'inseguimento di valori etici che sono da ritenersi estranei a quello che è l'esercizio della Legge.

Se limitare il campo d'azione  e l'arbitrarietà ingessa le capacità di intervento delle istituzioni l'unica soluzione è rendere la responsabilità personale di chi amministra le stesse quanto più legata agli effetti del loro operato,in più riscrivere norme e regolamenti per impedire a chi esercita i poteri dello stato di deviarne le intenzioni sotto le pressioni delle proprie convinzioni etiche o quelle del pubblico.

l'opinione pubblica ha dimostrato di essere portata per il linciaggio e non è affidabile per sapere cosa e giusto,ma anche appellarsi alla cosidetta superiorità morale degli esponenti dello Stato,trattandosi di uomini normali,dimostra tutti i suoi limiti,e comunque queste dovrebbero essere le tematiche elettorali invece di sedicenti leggi elettorali che lasciano tutte le volte il tempo che trovano.




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