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domenica 19 maggio 2013

Le Verità indotte

L'uomo,raggiunta la possibilità di soffermarsi sul perche delle cose,ha cominciato un lungo cammino alla ricerca della verità.
All'inizio spiegazioni semplici,poi via via sempre più complesse,avendo chiaro che non è possibile trovare le informazioni e le conoscenze in modo empirico a livello personale e nata la necessità si strutturare le conoscenze in compendi sia di natura tecnica che filosofica con l'effetto collaterale che non abbiamo potuto controllare empiricamente tutte le informazioni di detti compendi.
Lo scopo della verità e agire al meglio delle proprie possibilità,per affrontare e modificare i fatti ,gli eventi,producendo effetti positivi ed evitare danni.
Questo comporta che la Verità stessa sia influenzata dai nostri scopi e dalle nostre opinioni,deformando i compendi di cui sopra secondo gli stessi.
E' verità anche essere consapevoli di questo limite nella costruzione della conoscenza,quindi considerare il dibattito come un occasione di crescita,di miglioramento,le idee isolate, che rifuggono il confronto,sono condannate ad avere come unica controprova l'interesse proprio o della propria parte ideologica,un po' come se le correzioni di rotta di una nave potessero avvenire esclusivamente da un lato,non è detto che non si proceda comunque,ma potrebbe essere un processo molto,molto lungo


Ovviamente questo se si sottopone costantemente il proprio processo di conoscenza a verifica,in caso contrario non si procede affatto e la verità ultima come ideale da raggiungere, rimarrà semplicemente al di fuori della ns indagine;in questo caso si ha una serie di avvitamenti circolari che porteranno esattamente allo stesso punto da dove si è cominciato.
Il nostro costrutto ideologico, con il quale scegliamo come comportarci,cosa è giusto o sbagliato,confermerà se stesso diventando esso stesso fonte di verità che ci condurrà con un moto circolare alla riconferma di se stesso,moto dal quale non potremo uscire se non con un grosso sforzo che ci porti a rompere uno schema che ci appare pluriconfermato e che ci infila in una verità indotta che nasce da uno scarso spirito critico.

Per cui quello che si deve imparare è che sono le proprie idee,quelle che tanto ci piacciono, quelle che ci danno gli strumenti per decidere,per fare,che bisogna discutere,come un coltello da affilare per poter restare operativo,l'operatività delle idee è la consapevolezza della loro fallacia,il loro essere una verità in itinere,in cerca di altri pezzi,di altri spazi,di "affilatura".

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