Riflessioni sulla morte,non si ride della morte,non si ride dei morti,dovete rispettare il dolore della famiglia.
Ma cavolo la morte è assurda , ci coglie quasi sempre nel ridicolo,nell' inaspettato, benchè certo, non si possa dire che fosse lontana ,o addirittura nascosta, è lì , ci segue, ci sfiora palese, ci accompagna,siamo noi che distogliamo lo sguardo, quasi incapaci di vederla direttamente e relegandola nell'angolo come un ombra di cui ignoriamo la presenza.
Io però,quell'ombra la vedo,e spesso ne rido,della morte, dei morti , delle morti.
Andrò all'inferno come dice la mamma(d'altronde le persone interessanti stanno tutte lì),ma se il dolore o il senso di ingiustizia, prendono il sopravvento non posso evitare di fare battute ironiche o sarcastiche,non voglio mancare di rispetto a nessuno,ma spesso le morti che ci toccano di più sono quelle che riteniamo ingiustificate,quelle che non trovano colpevoli o senso,non ci resta che irriderle anche con graffi feroci,profondi,che sanguinano e bruciano.
Per Marco che non conoscevo,ma che rendeva divertente guardare noiose trasmissioni in tv,per Mauro che non vedevo da tanto tempo e che a questo punto non vedrò più,con questo possiamo rendere definitiva la tua scelta,hai proprio smesso di fumare.Ciao
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