Benchè mi trovi sostanzialmente d'accordo è il titolo che mi crea maggior fastidio:
Quanto sei libero lo decidono Google e FacebookOra, che i social network e google adottino meccanismi di pertinenza,per avvicinare gruppi di utenti dal profilo comune,e questi alla comunicazione pubblicitaria mirata è di un evidenza lapalissiana,che i contatti tra utenti vengano incentivati secondo questo schema è pure ovvio,che questo sia invece una limitazione della libertà dell'individuo mi sembra una stronzata pazzesca.
FB e google non hanno inventato niente,la società umana si è sempre costituita secondo questi meccanismi,tant'è che dato un lasso di tempo sufficiente qualunque comunità si suddividerà in sotto gruppi in base agli interessi comuni,e le entità economiche presenti agevoleranno il processo avvicinando e avvicinandosi.
Nella realtà i soggetti non potrebbero del tutto sfuggire ad idee diverse, ad opinioni anch'esse fastidiose,non in linea,non aderenti al sentire comune;ma,ciò richiederebbe l'uso di un qual certo spirito critico,un opzione faticosa che richiede di ridiscutere le proprie convinzioni,di misurarsi con le motivazioni di chi non la pensa come noi,fanno consapevolmente la scelta di suonarsela e cantarsela,i contatti che non si adeguano, che non sono in "armonia" si possono zittire(in FB si può facilmente limitare o azzerare le notifiche di stato di uno dei nostri contatti) nei casi più fastidiosi si può cancellare .
Che la misura della tua libertà sia decisa da Google o da FB non è un pericolo della tecnologia,è semplicemente un difetto dell'essere umano che va combattuto da noi stessi.
Capisco che sia decisamente più facile muoversi in un ambiente in cui noi siamo il mantra,la ragione, il pensiero unico,d'altronde storicamente l'uomo vuole Libertà e uguaglianza,ma predilige la seconda,perchè non bisogna combattere per averla,tutti gli schiavi sono uguali.
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