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sabato 28 aprile 2012

Il rivoluzionario di ieri è il conservatore di oggi

io non credo nei complotti,penso che lo Stato sia un sistema complesso che consta di sistemi complessi inserito in un sistema complesso di sistemi complessi,ovvio che ci siano gruppi di potere,più o meno forti che spingono per dare a tale sistema un equilibrio piuttosto che un altro,in determinati periodi gruppi si sommano a gruppi per ottenere il medesimo risultato,ma,nonostante l'apparenza, è difficile pensare che esista un Nuovo Ordine Mondiale dietro a tutto che ha già previsto tutto e che controlla tutto.

Ovvio che la finanza moderna con la capacità di calcolo raggiunta e la velocità delle operazioni consentite dalla rete e dai computer moderni,possa apparire manovrata,ed in effetti gli operatori del settore non sono poi cosi tanti,ma questa impressione è determinata dalla comunanza degli intenti più che da un accordo.
Il fine di un fondo sovrano è semplicemente fare soldi,se in determinate situazioni uno Stato in difficoltà, per ragioni oggettive,nessuno ha obbligato l'Italia ad indebitarsi in  modo ossessivo e,soprattutto ad insistere in questa china per 30 anni,con un adeguato innesco di vendite si può innescare un ondata speculativa sull'onda della quale fare un pacco di quattrini, dato che se ho un pacchetto di titoli del tesoro Italiano li posso vendere quando voglio,lamentarsi del NWO cattivo che affama la gente è ridicolo,perche molta di quella gente poi va in banca a comprare pacchettini di fondi di investimento con la pretesa che gli rendano il 6,il 7,l'8 % e più.
Bravi avete capito.Gli speculatori siete anche voi.
Dato che la speculazione è nella normalità dell'ordine delle cose cos'è che ci porta storicamente verso le crisi?
Essenzialmente un sistema è una
Collezione di elementi che interagiscono reciprocamente per funzionare come un unico"[Kauffman]

(la cosa è un po' più complicata di così ed ha a che fare con la stabilità del sistema con più punti di equilibrio,matematica,roba che non magna gatto,io sono scemo, non ve la posso spiegare,se vi interessa c'è il link,e poi seguite i semi)
http://www.dm.unito.it/personalpages/console/Stabilita/stabilita.html
Questo vorrebbe essere uno Stato,con l'aggravante(aggravante non nel senso che sia sbagliato ma solo che è un'aggiunta complicata ad una complicazione) di voler determinare lo standard minimo dei suoi elementi,un range ottimale nel quale ogni elemento si trova; i politici,i popoli,apportano di volta in volta delle varianti, allo scopo di compensare il cosi detto "difetto del sistema" ed ottenere un sistema giusto(in realtà il sistema non si preoccupa dello stato dei suoi elementi ma solo dell' equilibrio con cui interagiscono) .
Per inserire queste varianti nel sistema, si aggiungono dei sottosistemi allo scopo di apportare le modifiche che consentano il raggiungimento di un equilibrio altro da quello naturale che portino gli elementi nello stato voluto(governo,parlamento,partiti ,banche,sindacati,istituti di previdenza ,associazioni,corporazioni,tutto ciò che facciamo,è una correzione dello stato naturale del sistema)anche la scelta delle politiche economiche è un correttivo del sistema che, di per se, e poco interessato allo scopo ultimo dell'uomo,ma solo all'equilibrio  delle iterazioni dei suoi elementi.
Storicamente le crisi, in un sistema naturale, sono la conseguenza di accumuli  degli elementi che trovano nuovo equilibrio dopo uno scossone o più che ne ridistribuiscano le funzioni dall'interno( rivoluzioni,guerre in alcuni casi),oppure da interventi esterni(terremoti, catastrofi naturali,guerre in altri casi);solitamente sono eventi traumatici che vanno ad inficiare lo stato ottimale minimo degli elementi del sistema.
Le varianti artificiosamente introdotte dall'uomo,hanno lo scopo teorico di rendere non traumatico e controllato il riequilibrio del sistema.
Perchè allora la crisi? Ancora?

Essenzialmente è dovuta alla nostra predisposizione conservatrice alla deriva.....

Spinti da un problema rilevante,introduciamo sottosistemi allo scopo di compensare la perdita di equilibrio del sistema e considereremo il problema chiuso;questo sottosistema in ossequio allo scopo per qui è nato opererà ingrandendosi e contrastando lo squilibrio che ne ha richiesto la nascita fino a generare una forza uguale e contraria e compensando il problema precedente,ma a quel punto si dovrebbe fermare,e perchè oltre quel punto si genererebbe un nuovo squilibrio,e perche in un sistema con più punti di equilibrio si va ad agire, in un modo o nell'altro anche sugli altri portando squilibri di difficile previsione a questo punto moltissime persone ritengono che l'introduzione di nuovi sottosistemi consentirà il ripristino dell'equilibrio, quando semmai è la riduzione ed il controllo dei sottosistemi precedentemente introdotti che dovrebbe essere la priorità.

Questo vuol dire che se vogliamo che un governo operi i giusti provvedimenti dobbiamo scordarci l'idea che esista una soluzione finale che aggiusti tutto,sia che si tratti di un ideologia,che in quanto tale prevede correttivi da un orizzonte molto limitato,sia che si tratti di demagoghi o partiti con cambiali in bianco,che ben presto opererebbero solo in funzione di se stessi e delle idee con cui sono nati.


Il rivoluzionario di ieri è il conservatore di oggi


Votate il programma e non il partito ,scegliete il programma in base ai problemi di oggi e non alle idee "rivoluzionarie" di ieri




E se come oggi non rimane più nulla da votare forse è il caso di muovere il culo in prima persona,


Facciamoglielo a quadretti

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