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lunedì 14 marzo 2011

liberista che non crede nell'autogoverno del mercato

in questo post di Wolstep dimostrazioni si è  parlato nei commenti di autogoverno del mercato,sulla " fallacia " delle dimostrazione matematiche ?!
Ora già uno che si beve una matematica fallibile,dovrebbe essere destinato alla cremazione,e per essere sicuri che nulla del suo essere trapeli aspirarne le ceneri e i fumi sigillarli in contenitori stagni,seppelliti sotto una montagna,previa colata di piombo,e mi sa che non siamo ancora al sicuro!

Ma in ogni caso,non credo che la matematica sia necessaria per dimostrare l'evidenza!

il mercato lasciato a se stesso si auto-regola solo nella misura in cui si possa ritenere che la scomparsa dei dinosauri sia stata a tutti gli effetti una delle mani invisibili del mercato stesso.
al di là di quella di 65 milioni di anni fa,determinata probabilmente da un meteorite di estinzioni nel passato ve ne sono state altre, determinate da un eccessivo "successo" ,ho da un eccessiva specializzazione che ha portato i grandi dinosauri a consumare,distruggere l'equilibrio del proprio sistema mangiando completamente  le foreste di cui si nutriva,
ECCO QUESTA è LA PRIMA COSA DA IMPARARE,I SISTEMI PERFETTAMENTE IN EQUILIBRIO NON ESISTONO,VI è SEMPRE UN TASSO DI DECADIMENTO OLTRE IL QUALE CROLLANO FAVORENDO L'AVVENTO DI NUOVI SISTEMI.
Questo con la matematica lo puoi dimostrare,ma non è necessaria per osservare un evidenza,tutto nel mondo a questo comportamento,è sufficiente una corretta osservazione empirica.......certo non fa parte del tipo di educazione tipico delle mamme.
un sistema economico in cui il mercato la fa da padrone,richiederebbe una classe imprenditoriale illuminata perchè il sistema delle imprese non affami e sfrutti i propri lavoratori,che d'altro canto sono anche,magari indirettamente i propri clienti.
I liberisti assoluti credono in una classe di Messia a capo delle imprese,palesemente utopistico,a volte mi chiedo come possano fior fiore di economisti non accorgersi che :
"la quasi totale mancanza di predatori,dovuta alla loro stazza immensa portò il loro numero a superare la capacità rigenerativa dell'ecosistema che li sosteneva agevolando di fatto l'avvento di una vegetazione di tipo diverso a cui non furono in grado di adeguarsi."
Ma anche il socialismo,partendo dal principio della redistribuzione dei redditi,e ponendo  dei paletti all'efficenza delle aziende in favore di strati sociali più deboli,senza nessun giudizio di merito creano sistemi in cui si favoriscono  di fatto aziende che rispondono meglio agli "incentivi"che all'esigenza di  prodottività e reddito stabilita dal mercato,generando solidamente un deficit nello stato a favore dei bilanci delle stesse.
SECONDA COSA DA IMPARARE I SISTEMI SENZA REGOLE ED I SISTEMI CON LE REGOLE SONO COMUNQUE INSTABILI. AVETE PRESENTE IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA? ;)PER ME VALE SEMPRE.(VA BENE, LA MECCANICA QUANTISTICA SE NE FREGA,MA QUI PARLIAMO DI ECONOMIA,E IL SISTEMA E' ABBASTANZA GRANDE)
Credo che sia evidente a tutti,che le leggi dello stato,almeno nelle democrazie moderne(ma inconsapevolmente anche prima),servano per apportare compensazioni agli equilibri naturali che diano al sistema  una longevità che superi le normali oscillazioni e portino ad un progresso più efficace,alla fine la Storia è una serie di tentativi alla cieca per trovare un  equilibrio sociale stabile;le possibili forme sono pressochè infinite.
Ritengo anche che a tutti sia capitato di fare considerazioni su leggi,che nate per uno scopo,anno portato durante il loro perdurare a risultati assurdi,se non a volte addirittura opposti anche sfiorando il ridicolo.
Questo perchè l'equilibrio è uno stato delicatissimo in cui una o piu forze,contrapponendosi mantengono l'oggetto o il sistema immobile,se un forza applicata per posizionare uno stato del sistema,viene mantenuta inalterata nel tempo è probabile che riporti il sistema fuori dallo stato richiesto,se per qualunque ragione una delle forze del sistema,si rafforza sulle altre,spingerà lo stesso fuori dallo stato auspicato;quindi la cosa migliore sarebbe intervenire pochissimo sull'economia,per poterne valutare appieno le conseguenze e poter determinare più facilmente i successivi interventi.
PERCHE' Sì,CI VORRANNO INTERVENTI SUCCESSIVI,E SARRANNO TANTO PIù COMPLESSI E FRUSTRANTI TANTO PIù,AVRETE AVUTO LA STUPIDA IDEA DI CREARE IL SISTEMA PERFETTO,OLTRE TUTTO, AVRETE CON OGNI EVIDENZA DISTRUTTO LA LIBERTà DELLE PERSONE,LA LORO CAPACITà DI FARE BUONE COSE,LE AMBIZIONI DI PROGRESSO E TUTTE QUELLE COSE COSì CARINE DI CUI VI PIACE SPROLOQUIARE AD OGNI PIè SOSPINTO; E SICCOME RIMANGO CONVINTO CHE PER SEGUIRE QUESTO RAGIONAMENTO LA 3° MEDIA SIA PIù CHE SUFFICIENTE E NON NECESSITI UN MASTER IN MATEMATICA APPLICATA,MI DOMANDO AL POSTO DELLA TESTA CHE CAZZO AVETE °!° ah si,è vero,quello!

2 commenti:

  1. Chi crede nell'autogoverno del mercato non è un non-liberista, è semplicemente un coglione.

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  2. allora temo che i coglioni,tra i liberisti,siano la specie dominante!

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