di dolore facevano sorrisi
eran di panna le labbra che
di svarioni facevano tenerezza e risa
Eran di seta le gambe che
come sottrarsi alla malia dell'amore,
non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare(Lucio Anneo Seneca) esule,vago,erro,rincorro....è ufficiale,mi sono perso.
Alla mia età innamorato,
non è un infatuazione istantanea,
è avere osservata a lungo la sua anima,
è quando sei già caduto
nel laghi gemelli dei suoi occhi
e rimani fradicio fino all'osso
della sua essenza,
quando ti sei bruciato
al rossore delle sue gote,
quando le sue labbra ipnotiche
ti hanno abbracciato
in un giogo stretto
di detti non detti,
quando le espressioni del suo viso,
nelle sue ombre,
nei suoi sorrisi sono già
il sole,la luna,le stelle,
quando tutto questo
ti ha già marchiato dentro il cuore
con lo sfregamento di tutti i cocci,
i vetri rotti della sua vita.
Ed ora dovrei andare avanti,
superare,
andare oltre?
Ma oltre dove senza questo marchio?
Dove trovare il tempo
in cui questo marchio non sia ancora?
La fine non è l'esaurirsi,
La fine è il completarsi dell'opera,
È quando hai la visione del quadro d'insieme,
Quando puoi giudicare tutto nella sua interezza,
Quando tiri le somme e puoi davvero capire.
Quasi una sinestesia degli elementi,delle emozioni,quando davvero non ti sbagli,hai davanti il vero!
Quando tutto si compie!
Sottaciuta l'attesa si fa pressante,
Essa mi strugge nell'animo
Invadente d'assenza,
Banale stilla di dolore
Educato moto d'attesa.
Lascio gli istanti scorrere
Languidi e umidi,
Acquosi gli occhi,pavidi!