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domenica 18 dicembre 2011

mi è piaciuto questo post,molto

http://pietrosalvatori.com/2011/12/16/una-cosa-disu-hitchens/

Una cosa di/su Hitchens


Oggi è morto Christopher Hitchens.
Che è uno che ci ha insegnato che il mondo è estremamente più complesso di quanto lo descriva un certo manicheismo all’italiana.
Quello che ha scritto l’inequivocabile Dio non è grande: come la religione avvelena ogni cosa.
Ma dellaquestione non ne fece mai una bandiera ideologica, conservando una libertà di spirito che gli permise di scrivere cose che un ipotetico omologo nostrano si sognerebbe:
“C’era un tempo in cui i nostri editorialisti sul feto avrebbero orgogliosamente fatto eco a Gloria Steinem, dicendo che la sua esistenza indubitabile e necessaria non poneva un problema perché era ‘una massa di protoplasma dipendente’ senza distinzione e maggiore dignità di un’appendice fiammeggiante. Sono sempre stato persuaso dal fatto che l’espressione ‘bambino non nato’ sia una genuina descrizione della realtà materiale. Ovviamente il feto è vivo, quindi la disputazione se debba o meno essere considerata ‘una vita’ è casuistica. Lo stesso si applica, da un punto di vista materialistico, alla questione se questa vita sia o no ‘umana’. Cos’altro potrebbe essere? Anche per la sua ‘dipendenza’, questo fatto non mi ha mai convinto, così come la radicale critica di ogni agglomerato di cellule umane in qualunque stato esse siano. Anche i bambini sono ‘dipendenti’. Chiunque abbia visto un sonogrammo o abbia speso un’ora su un manuale di embriologia sa che le emozioni non sono il fattore decisivo. Al fine di terminare una gravidanza, devi ridurre al silenzio un cuore che batte, spegnere un cervello che cresce e, al di là del metodo, rompere delle ossa e distruggere degli organi”.

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