Niente di grave,c'è gente che pensa che cancellare da facebook sia come eliminare dal pianeta,mi ha cancellato anche mia moglie,lo fa tutte le volte che litighiamo,ma in questo caso il motivo è un altro,mi sono permesso,dopo che lei aveva linkato affermazioni discutibili di farle notare che secondo me sbagliava a propagandare inesattezze,che ad un veloce controllo avrebbero dimostrato tutti i loro limiti.
Ora,benchè ammetta che io e lei ci si trovi su opinioni politiche abbastanza distanti,non ho mai chiesto che lei cambiasse idea,semplicemente di controllare la veridicità di ciò che chiedeva di diffondere,perchè, di destra, di sinistra ,al centro sopra o quant'altro,una balla è una balla.
La prima risposta è stato un'insulto,una simpatica chiosa sull'ignoranza del solito saccentone,devo dire che considerato il mio tentativo di farle notare un errore senza commentare opinioni politiche o idee bislacche,una risposta cosi aggressiva non me la aspettavo,in fondo il dibattito serve a crescere,no?
Questi scambi di opinione si sono ripetuti altre volte,non molte,credo 4 o 5,non ci dedicavo molto tempo,il giusto un link all'articolo di legge così simpaticamente travisato,oppure una spiegazione più razionale di una circolare ministeriale,si sa la demagogia fa fighi,ma spesso è madre di enormi castronerie,sempre in modo molto pacato,a cui la ragazza rispondeva con insofferenza,rabbia,un po' di disprezzo.
Ammetto che non mi sono accorto di non visualizzare più i suoi aggiornamenti di stato,per me i nostri erano solo scambi di opinioni,vivo benissimo anche quando,e mi succede spessissimo,la mia opinione è una goccia d'olio in un mare d'acqua,e non ho mai pensato che qualcuno potesse arrabiarsi così tanto da volermi cancellare.
Però è vero,vedo spesso che in Italia lo scambio di opinioni vive sepolto nell'insofferenza,che chi è di opinione differente lo si vorrebbe cancellare,nascondere,zittire.
Quando in un paese le opinioni diverse,sono destinate al massimalismo o in alternativa a soccombere credo che ci sia da preoccuparsi,in questa situazione la democrazia rischia di sgretolarsi sotto il peso della democrazia,un orgia di opinioni massimaliste che convergono esclusivamente nella distruzione dell'espressione dell'altro,qualcosa di gia visto.
Voglio riportare un passo delle conclusioni di questo libro che mi sembra perlomeno interessante
Weimar ci rammenta che la democrazia è fragile,la società una costruzione instabile e che entrambe possono prendere una piega incontrollabile.Weimar ci mostra i pericoli in cui si può incorrere in assenza di accordo su una qualsiasi questione fondamentale di ordine politico,sociale o culturale .La democrazia può essere un terreno assai fertile per ogni genere di dibattito interessante e per l'espansione dello spirito della cultura.se non che,una democrazia non può durare a lungo quando diventa una questione di vita o di morte pressochè ogni dibattito su un aspetto essenziale dell'esistenza umana, dall'intimità della stanza da letto alla struttura dell'attività produttiva mondiale, quando a ogni tematica si annette un significato esplosivo,quando non c'è un sistema di credenze e di convinzioni abbastanza generale nel quale la maggioranza della popolazione si riconosce e al quale,di conseguenza garantisce la propria lealtà.e,sopratutto,non può durare a lungo se gruppi potenti di questa società cercano a ogni pie sospinto di minarne e distruggerne l'esistenza.Le minacce alla democrazia non vengono sempre da nemici esterni.possono,invece provenire da chi al suo interno,adotta il linguaggio e utilizza le libertà garantite dalle istituzioni democratiche per liquidare la sostanza della democrazia.Weimar ci invita a diffidare di queste persone;perchè potrebbe succedere qualcosa di molto brutto e addirittura peggiore di ogni immaginazione.é un libro interessante,invito a leggerlo,in fondo....sappiamo come è finita.
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