Il peggiore dei mondi possibili.
Chiaramente potrebbe essere peggio, forse.
Sono rimasto colpito una volta da un romanzo in cui il protagonista viveva in un mondo in cui la realtà veniva percepita solo se condivisa, sembrava una bella speculazione su di alcuni meccanismi psicologici; poi, piano, piano mi sono accorto che le dissonanze che mi perseguitavano erano un po' cosi, quando qualcosa non mi quadrava nella posizione di qualcuno, mi accorgevo che non condividevamo il senso di realtà.
Il peggiore dei mondi possibili è un mondo in cui gruppi di persone si schierano in base ad una realtà condivisa.
Oggi questo mondo è diviso in fazioni di realtà condivisa, chi mostra perplessità riguardo ad un argomento è per forza di un'altra realtà, quindi un nemico, neppure umano.
Chi non è parte della nostra realtà condivisa semplicemente è percepito come non umano.
Questo spiega plasticamente come sia possibile un pacifismo belligerante, o un socialismo ultra liberista.
Il peggiore dei mondi possibili; dove ognuno è convinto di rafforzare la propria posizione in una realtà che semplicemente non è reale, resa tangibile solo dal numero di persone che ci credono, e porterà ad una realtà, la realtà, del peggiore dei mondi possibili.
Ed io vorrei sbagliarmi, ma non ne sono sicuro ...